Al supermecato...cosa mettere e non mettere nel carrello

Vorrei raccontarvi come un sano regime alimentare parta dalla spesa al supermercato.

Io cerco di seguire sempre alcune piccole regole fondamentali:

  • Evitare le promozioni e offerte speciali, 6 pacchi di biscotti non servono, mai!

  • Non fare la spesa quando si ha il tempo contato, per scegliere bene ci vuole tempo

  • Fare la spesa a stomaco pieno, per non comprare più del necessario.

  • Fare la spesa seguendo una lista, e solo quella!

  • Leggere le etichette (io le leggo tutte) anche se a volte servirebbe una laurea in chimica

"Non mangiare nulla che tua nonna non riconosca come cibo” scrive Polland nel suo libro “Il dilemma dell’onnivoro” (Adelphi), ma se le nostre nonne leggessero gli ingredienti riportati sulle etichette dei biscotti rimarrebbero certamente di sasso: olio di palma? Gomma xantana? E42?! (a pensarci bene rimango alquanto dubbiosa anche io!).

Quando compriamo al supermercato, cosa mangiamo esattamente?

Vi faccio un esempio, quanti ingredienti usereste per preparare un piatto semplice come una cotoletta impanata?

Io direi 3: fettina di carne, pangrattato e uova.

Ora andate a leggere l’etichetta di una confezione di cotolette già pronte e fate il confronto: io ho provato e ne conto almeno 10, perlopiù sconosciuti.

Ecco perché alimenti industriali come biscotti, bibite gasate, succhi di frutta, snack e merendine incrementano il rischio di insorgenza di diverse malattie metaboliche, come il sovrappeso infantile.

Dunque, cosa dovremmo mettere nel nostro carrello?

La risposta è semplice e complessa allo stesso tempo: evitare i cibi industriali, ricchi di grassi e zuccheri raffinati di cui sono pieni i supermercati.

Il cibo salutare non è quello alla moda, addizionato di vitamine e proteine che come dice la reclame fa tanto bene.

Il buono, sano e quotidiano è quello che cucini e/o produci tu (nel limite del possibile) con le materie prime che hai scelto e proprio su questo cercherò di darvi consigli utili e ricette sempre nuove per rendere questa piccola rivoluzione nutrizionale più facile.

Nel mio carrello cerco di mettere materie prime con filiera corta e interamente italiana come uova, latte e yogurt (anche se lo yogurt fatto in casa è davvero buono), poi pasta e riso.

Per l’acquisto di frutta e verdura, preferisco aggirarmi tra le colorate bancarelle dei mercati rionali magari preferendo i contadini fidati e le loro piccole produzioni nel rispetto dell’ambiente e della stagionalità.

Basta una volta alla settimana e permette di avere una maggiore scelta di prodotti freschi e a Km zero.

Sono solo piccoli spunti, ma per nulla trascurabili…ricordate che ognuno di noi può fare la differenza.